
Ombre che lente si avvicinano,
ombre che salgono su nei pensieri.
Ombre che sole veleggiano,
Ombre che colpiscono oggi come ieri.
Adombrato all'ombra del salice rifletto,
adombrato e cupemente ammantato.
Adombrato come uno gnomo od un folletto,
adombrato e di me stesso appagato.
Scure adombrate immagini nella vasta mente,
scure legioni di scarni teschi e cavalieri.
Scure passioni di vecchio tremenate e cosciente,
scure le ossa in groppa ai destrieri.
Accigliato e scuro alla vista di sole e di peccato,
accigliato con mani rosse e di sangue imbrattate.
Accigliato mai assetato, saziato ed appagato,
accigliato di fronte al sole da fate incantate.
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