Stanno uccidendo i Sogni (lo spettatore).
Cammino,
cammino in silenzio tra la gente, per non disturbare i loro pensieri.
A fianco di molti ho costruito la mia vita. Gli altri il tempo, ha fatto ombre.
Sempre più silenzioso avanzo e vedo ogni cosa perdere colore. Vedo gli altri, perdere colore.
Come da una tela imbrattata dall’acqua, i rivoli di colore si perdono.
Li vedo scolorire piano piano e divenire sempre più silenziosi…
Mentre fuori, il mondo mantiene le sue vivaci luci,
mentre in alto un falco si libra in volo,
io, solo, mi lacero gli occhi.
Non vedi lo scorrere del tempo?
Come tutto appare trepido di luce mentre corri?
Oppure ti richiudi e ti fai triste la sera all’incipiente notte?
Veleggi tra le note orchestrate che ti penetrano e poi ti trasportano.
Lontano tra le braccia di un tempo che tu, hai creato.
Lo stesso ritmo, pian piano ti trascina via.
E ti fa avanzare lentamente tra le mie braccia,
imbrigliandoti a me con infinita compiacenza.
E allora come un giovane cavaliere in sella ad una moto, corri.
Corri verso un tempo, che è allo stesso tempo, preda e cacciatore.
Poi la musica prosegue, divenendo a un tratto la stessa, ma grigia, uguale.
E tu con ogni briciolo della tua forza, non vuoi allontanarti via da essa.
Non vuoi cambiare la melodia.
Non vuoi ucciderla.
Non vuoi stravolgerla.
Ma infine la riavvolgi ed una nuova crei.
E ancora alla fine anche tu perdi colore e divieni grigio.
Come gli altri.
Come vuole diventare il mondo nuovo.
Solo che ora, anche tu, lo vuoi.