Giovedì, 6 Marzo, 2025

Accordatura a 432Hz. Atto Uno.

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Accordatura a 432Hz. Atto Uno.

Premetto che non ho mai compreso appieno le motivazioni di coloro che hanno sempre affermato la bontà dell’accordatura strumentale effettuata con il LA a 432Hz.
Tutto sommato avere il LA a 432Hz oppure a 440Hz, come ufficialmente adottato oggi, non mi sembrava tutta quella gran cosa che invece i fautori di questa accordatura alternativa andavano affermando. La discrepanza è davvero minima, e l’orecchio umano, soprattutto con il sopraggiungere degli anni, non riesce ad apprezzare differenze così sottili.
Ma mi sono dovuto ricredere in buona parte.
Nonostante questo mio pregiudizio un piccolo tarlo continuava a masticarmi il cervello, così decisi di approfondire l’argomento e discutendo con una IA sin quasi dalle prime battute avevo compreso dove sarei andato a parare (ebbene sì, a volte discuto con queste IA, è un po’ come confrontarsi con sé stessi, anche se mi è capitato più di una volta che le informazioni fornite non corrispondessero alla realtà delle cose. Quindi parto sempre con un approccio che comporta un certo grado di diffidenza).
Vorrei partire da alcune considerazioni.
Le note musicali espresse come frequenze basate su rapporti di numeri interi riflettono direttamente le leggi fisiche delle onde sonore e l’armonia naturale.
Mi spiego meglio, quando due note hanno frequenze in rapporto tra loro espresso da numeri interi semplici (ad esempio, 1/2​, 2/3​, 3/4​), esse creano una consonanza percepita come piacevole dall’orecchio umano.
Questo accade per diversi motivi:
risonanza: Le armoniche delle note si allineano meglio quando i rapporti sono interi. Ad esempio: un perfetto quinto (2/3​) ha armoniche comuni con la nota fondamentale, un perfetto quarto (3/4​) crea un allineamento simile. Le armoniche sono costituite da tutte quelle frequenze che vengono prodotte come multipli della frequenza fondamentale. Quando viene percossa la corda di un pianoforte ad esempio essa produce la sua frequenza fondamentale e poi anche tutte quelle frequenze multipli di essa.
Battimenti minimi: I battimenti sono fluttuazioni nel volume causate dall’interferenza tra due onde sonore. Quando i rapporti tra le frequenze sono interi, i battimenti tendono a essere minimi o assenti, riducendo la sensazione di tensione o dissonanza. Quando due note con frequenze in rapporto intero vengono suonate insieme, le loro armoniche si sovrappongono in modo regolare, riducendo le interferenze indesiderate. Ad esempio: se una nota ha una frequenza di 256Hz, le sue armoniche saranno 512Hz, 768Hz, ecc. Una nota in rapporto 2/3​ (384Hz) avrà armoniche che si sovrappongono con alcune delle armoniche della nota base (ad esempio, 768Hz). Questa sovrapposizione regolare crea una sensazione di stabilità e consonanza.
Stabilità delle relazioni tra note: nel temperamento giustamente intonato (è possibile generare frequenze intere scegliendo un riferimento appropriato, ad esempio DO = 256Hz), le note sono costruite su rapporti interi, il che garantisce una maggiore stabilità armonica. Al contrario, nel sistema temperato equabile moderno, i rapporti tra le note sono approssimati e possono introdurre piccole dissonanze percepite inconsciamente. Queste dissonanze derivano principalmente da due fattori. Il primo è l’errore temperato, infatti i rapporti tra le note non sono esatti (ad esempio, un quinto temperato è leggermente minore di 2/3​). Queste discrepanze, sebbene piccole, possono accumularsi in contesti musicali complessi. Il secondo è causato dalle armoniche non allineate delle note che non si allineano perfettamente, introducendo lievi interferenze.
Stanti le considerazioni di cui sopra l’accordatura del LA a 440Hz non soddisfa la condizione migliori di ascolto umano.
Lo possiamo evincere esaminando le frequenze derivate dall’accordatura a 440Hz considerando l’ottava cromatica corrispondente al gruppo di dodici tasti presenti nella parte centrale del pianoforte:
Do: 261.62Hz
Do diesis o Re bemolle: 277.18Hz
Re: 293.66Hz
Re diesis o Mi bemolle: 311.12Hz
Mi: 329,62Hz
Fa: 349,22Hz
Fa diesis o Sol bemolle: 369,99Hz
Sol: 391,99Hz
Sol diesis o La bemolle: 415,30Hz
La: 440Hz
La diesis o Si bemolle: 466,16Hz
Si: 493,88Hz

L’accordatura migliore nell’intorno di quella a 440Hz risulta essere invece proprio quella a 432Hz, difatti:
Do: 256.00Hz
Do diesis o Re bemolle: 270.09Hz
Re: 288.00Hz
Re diesis o Mi bemolle: 307,18Hz
Mi: 324,00Hz
Fa: 345,60Hz
Fa diesis o Sol bemolle: 368,25Hz
Sol: 384,00Hz
Sol diesis o La bemolle: 403,17Hz
La: 432,00Hz
La diesis o Si bemolle: 453,46Hz
Si: 486,00Hz

Tuttavia, nemmeno 432Hz garantisce che tutte le note abbiano frequenze intere. L’unica soluzione per ottenere frequenze intere per tutte le note è abbandonare il temperamento equabile e passare a sistemi alternativi, come il temperamento giustamente intonato che è è un sistema di accordatura in cui gli intervalli tra le note sono basati su rapporti matematici semplici , espressi come frazioni di numeri interi (ad esempio, 2/3​ per il quinto, 3/4​ per il quarto, 4/5​ per la terza maggiore). Questo garantisce una massima consonanza e purezza armonica, poiché le armoniche delle note si allineano perfettamente. Tuttavia, questo sistema non consente l’uso fluido di tutte le tonalità, poiché gli intervalli cambiano leggermente a seconda della tonalità di riferimento.
Ma di sicuro quella a 432Hz rappresenterebbe un’accordatura migliore di quella a 440Hz.
Si potrebbe comunque obbiettare che le differenze non siano così apprezzabili per l’orecchio umano, per cui si tratti solo di sofismi alla fine.
Però vorrei far considerare che un conto è l’emissione di una nota singola od al più di due o tre, ma quando si cominciano ad effettuare sovrapposizioni, oltretutto da strumenti anche diversi con decine di note suonate anche contemporaneamente in un orchestra (in cui i fenomeni di risonanza ed abbattimento si fanno più sentire), magari a livello della coscienza tali differenze sono poco percettibili, ma a livello inconscio si creano percezioni di fastidio e poca armonia come evidenziato anche da diversi studi.
Ho quindi dovuto rivalutare la mia concezione sull’accordatura del LA a 432Hz.

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