Punto.Zero l’arrivo… o meglio una partenza…
Finalmente sono arrivati, averli sotto mano è tutta un’altra cosa.
Voglio condividere alcuni pensieri espressi per un incontro proprio su questa opera a molte mani.
Punto.Zero
Confesso che non mi sarei proprio aspettato un’opera così compiuta.
Proprio a cominciare dalla copertina.
Veramente proprio ben riuscita.
Ognuno di noi ha contribuito in variegati modi.
Vi sono stati attori come Robert e Francesca che si sono gettati in fatiche non di poco conto. Quindi a loro un davvero sentito grazie.
E poi il resto di noi che comunque ha contribuito ad edificare un lavoro secondo me estremamente articolato e variegato, dove visioni anche differenti sono confluite in un unicum organico e decisamente armonioso.
In comune vi è però un sentire delle cose comune, acquisito grazie ad un’esperienza formativa che l’esistenza ha impresso dentro ognuna delle nostre vite, vite anche molto diverse.
Questa nuova consapevolezza ha seguito strade e tempi diversi in ognuno di noi, autori di questo colletaneo.
C’è chi ha iniziato decenni fa a percorrere una strada nuova che lentamente è maturata sino ad oggi e chi solo da pochi anni ha intrapreso questo percorso.
Ciò che accomuna comunque questi diversi cammini è la certezza che non sia più possibile tornare indietro.
Quando si esce dalla caverna in cui si è condotta quasi tutta la propria esistenza e si vede la realtà del mondo, ebbene questa non può più essere celata alle nostre menti.
Questa presa di consapevolezza è per sua stessa natura irreversibile.
Il mettere tutto e sempre costantemente in discussione è divenuta oramai la nostra stessa forma mentis.
Nulla potrà mai più essere dato per scontato.
Tutto il detto, tutto l’acquisito, tutto il flusso della nostra conoscenza ora assume una luce nuova.
Ho sempre avuto una natura mentale agnostica, dove il gnos (la conoscenza), è sempre stato sospeso e mai dato per scontato.
Ma ora vivo questo agnosticismo con ben più profondità e consapevolezza.
Una volta era un intento, ora è divenuto la consuetudine con la quale assimilo le nuove conoscenze.
Nella piccola parte di mia pertinenza in questa collaborazione collettiva ho cercato secondo le mie forme di dare consistenza ai miei pensieri.
E l’ho fatto con gli strumenti che ho imparato ad utilizzare.
E’ un piccolo racconto che mostra il nuovo mondo disvelato ad occhi nuovi.
Lo stesso mondo in effetti che era sempre stato, ma un mondo non più occultato ai propri occhi.
Occhi nuovi per vedere lo stesso mondo parrebbe da intendere.
Ed è proprio così ed è esattamente come accaduto a me stesso.
In cui continuo a vivere nelle stesse modalità del passato, ma la mia nuova relazione con ciò che mi circonda è incommensurabilmente cambiata.
Oggi ho occhi nuovi per vedere una realtà che si è dispiegata in sfaccettature che mai avrei ritenuto nemmeno lontanamente possibili.
La consapevolezza circa il fatto che le cose mai sono state come mi è stato sempre raccontato ha innescato il processo che mi ha permesso di creare un nuovo tipo di relazioni con le cose e le persone che mi circondano.
Oserei dire più autentico e sincero.
In cui ho avuto la possibilità di comprendere quanto in verità la stessa realtà che mi circonda sia solo una emanazione della mia coscienza.
Vedo ciò che i miei occhi vogliono vedere.
Creo le relazioni che il mio inconscio profondo vuole esplicare.
Tutto il dolore e la sofferenza che sono la fuori in realtà sono solo dentro di me.
Ed allora perché volere un mondo simile quando invece potrei creare un mondo d’amore?
Tale opera è disponibile presso le principali piattaforma on-line e pure (ancora meglio) in libreria.