Mercoledì, 15 Maggio, 2024

Cronospazio.

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Introduzione.

E’ tutto inatteso. Quasi non voluto. E’ come se in realtà non avessimo libero arbitrio, ma che burattini illusi della realtà vivessimo una vita già vissuta. O forse no. Tutto avviene esattamente al contrario. Siamo noi i creatori primi e gli artefici della nostra realtà.
Il discernimento risulta molto difficile. Quasi impossibile. Il risultato è comunque un’immersione in un magma infinito che rallenta i nostri movimenti. Esattamente come fossimo in un sogno.
Del resto i sogni, come ebbi già modo di dire altrove, sono solo Mondi. Mondi reali come quello che viviamo quando crediamo di essere vigili e svegli. Con la stessa dignità di esistenza.
Quindi cosa rimane della nostra immersione nella vita? La stessa sensazione di essere e non essere. In modo pervicace insistiamo e con ciò ci illudiamo di percorrere un cammino denso di realtà.
Quando invece solo navighiamo a vista. Inconsapevoli e storditi.

E’ in momenti come questi che si viene colti dalla nostra possessione interiore e come marionette l’ispirazione come sfogo per le vicissitudini della vita trova pieno appagamento nell’arte, nella scrittura, nella musica, nella decantazione, nella pittura e nella poesia.
Ma è davvero nostra autodeterminazione?
Simo davvero noi i soggetti protagonisti della nostra interiorità e poi di conseguenza del nostro agire?
Oppure piuttosto è tutto già scritto predeterminato, eterodiretto e la nostra esistenza è frutto solo della mera esecuzione di un programma già dettagliato, proprio nel medesimo modo in cui avviene una simulazione?
Quindi non vi è possibilità di scelta. Il libero arbitrio risulta essere solo un vano esercizio di illusoria ed irrealistica fantasia.
Oppure no.
Oppure noi siamo davvero, magari anche solo come contenitori, sede di autonomo discernimento, di scintilla casuale e singolare di vera coscienza.
Oppure ancora l’imprescindibile consapevolezza che da molti è considerata come tessuto dell’universo, risiede in un “altro” da noi. E noi come semplici, ma allo stesso tempo complicate, antenne fungiamo da ricevitori che incanalano il pensiero, l’esperienzialità ed incarnano nella coscienza temporale il nostro vissuto.
Un tempo che quindi non esiste di per sé, ma è funzione creata e gestita dai nostri corpi per acquisire “esperienza”.
Io ritengo che anche però nello scenario più pessimistico in cui siamo inseriti in una realtà che realtà non è perché mera simulazione, possiamo essere gli artefici della nostra esistenza.
Ho acquisito abbastanza esperienza per comprendere come a volte sia sufficiente la semplice conoscenza di “programmi a basso livello” per poter noi stessi, volendolo, modificare il risultato di tali programmi modificandone il codice stesso che li compone.
Lo studio delle neuroscienze, soprattutto applicate allo sviluppo interiore, ha diverse volte dimostrato come sia possibile modificare certi aspetti pre-programmati delle nostre attività psichiche. Questo mi ha sempre lasciato nella convinzione sempre più marcata di come appunto invece possa esistere la possibilità, anche per noi marionette, di poter esercitare funzioni non previste o programmate in anticipo.
E quindi, come cosa meravigliosa, avere per conseguenza la nostra auto-programmazione generatrice di un libero arbitrio anche non previsto.

Cosa è quindi l’Universo? In cosa consiste la nostra esistenza? Ecco, possiamo quindi avere, forse, singoli bagliori di luminosità da tutto ciò che ispira la nostra esistenza.

Ogni singola ispirazione scaturita in queste pagine sotto questa luce, può essere vista come contingente ad un periodo, anzi oserei dire momento, della mia esistenza.
Un singolo istante generatore di uno spazio intorno a sé in cui si esplica il racconto che mostro.
Uno Cronospazio appunto.
Crono o Kronos (in greco antico: Κρόνος, Krónos) è una divinità della mitologia e della religione greca. In questi antichissimi miti era figlio di Urano, cioè del Cielo e di Gea o Gaia la madre Terra. Era uno dei Titani personificazione della Fertilità, del Tempo e dell’Agricoltura e padre del grande Dio Zeus.
In ogni piccola realtà descritta nelle seguenti pagine impera il Dio Crono, generato dal Cielo e dalla Terra, a sua volta guardiano dello spazio che lo abita.
Un Cronospazio.