Suum numen extinctum est in nocte sine stellas.
Lo portò nella brace ardente il nero giorno,
mentre i quattro rei sovrani dell’apocalisse
annunziavano frementi la sua morte
con lo sbattere stridente dei cavalli alati.
Uno solo con la spada fiammeggiante
tagliò l’unico fil superstite e lo costrinse nel nero mar
come predisser i tre fratelli corvi sul ramo
e la morte oscura che serban in cuor.
E il fiume roteante per la gioconda via
trascina con se i flutti e le anime al vento,
come foglie di un autunno, ormai povero di mieter vite umane.
E pure i quattro, si ferman timorosi davanti al sol.
Fu ben lungi assai lontano dall’appassir la vita,
ma pur lo stesso il rapace l’arrestò volando.
Le acque fluttuaron nelle tenebre oscure,
mentre il nume appassiva alla candida sera.