Giovedì, 30 Gennaio, 2025

Disumanizzazione.

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Disumanizzazione.

Mi è tornato alla mente proprio oggi.
Mentre parlavo.
Avevo già pensato di discorrerne…
Sempre a proposito di Mondi…
Della freddezza, del gelo, del distacco dall’essere umano.
Qualche settimana or sono, dopo anni, ho rimesso piede in un supermercato “ipercoop”.
L’impatto immediato ricevuto è stato quasi di shock non appena varcate le soglie dei tornelli.
Mi ha colto una freddezza e un senso di distacco e non umanità.
Come fossero luoghi lontani da ogni senso dell’essere umano.
Grandi spazi, in cui le merci (incredibilmente) apparivano lontane. Nonostante vi fossero una quantità incredibile di merci, tutto appariva come posto ad enormi distanze
Luci fredde erano disposte in modo da dare proprio la sensazione di un luogo gelido e perduto. Atte a rendere isolato ogni frequentatore, perso in un viaggio interiore fatto di solitudine ed angoscia. Sì una delle sensazioni indotte era proprio questa, un’inquietudine che spingeva alla fuga.
Freddo, impersonale, estremamente ben organizzato dove i prodotti erano disposti ben impilati ed ordinati. Né una sbavatura, né un pelo fuori posto. Ogni cosa collocata bene in ordine là dove era stato progettato dovesse essere. Tanto da impedire quasi di riuscire a trovare quelle cose cercate.
Distaccato, ogni cosa era presentata per poter essere colta, ma quasi a voler comunque mantenere le distanze. E mi accorsi forse per tenere sé stessi staccati dalla propria coscienza.
Lontano, lontano da ogni possibilità di poter ristabilire un equilibrio naturale. L’apice è stato raggiunto infatti al momento del pagamento, alle casse. Quasi tutte totalmente automatizzate; le poche dove ancora era presente una cassiera, la poverina era stata posta all’interno di una gabbia in plexiglas e per evitare ogni anche accidentale contatto umano, in caso di pagamento in contanti (ancora magnanimamente concesso), questo era eseguito attraverso una cassa automatica (e poi perché disdegnare il vantaggio di pagare meno il personale togliendo l’indennità di cassa altrimenti obbligatoria?).
Deserto, nonostante vi fossero molti clienti ognuno alla ricerca del proprio qualcosa. A vagare quasi come zombie in una landa spoglia e sterile. Zombie alla ricerca della propria vittima, completamente ignari degli altri come loro.
Impersonale, ogni cosa era organizzata per mantenere lontananza tra i presenti, quasi ci si potesse contaminare se troppo vicini (memoria di un recentissimo passato orribile in cui le coscienze sono state compresse ed annichilite).
E proprio da questa ultima considerazione hanno avuto origine i pensieri seguenti.
Un disegno, un disegno orchestrato a far perdere la parte di noi che ci rende umani.
Tanti bei manichini ubbidienti chiusi ognuno nel proprio guscio, guscio atto ad impedire si possa anche inavvertitamente entrare in contatto con un altro come noi.
Manichini che a scatti si muovono, ciechi ed ancora ubbidienti, ignari del mondo fuori alla loro bolla.
Ignari della bellezza della realtà del mondo, ormai precluso perché completamente disumanizzati.

https://t.me/LaMacinaDelleParole

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